Brescia

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Duomo Nuovo di Brescia
Duomo Nuovo di Brescia

Brescia, Brixia in latino, è una città in Lombardia, nella zona prealpina del nord Italia, nella parte bassa della Val Trompia, ad est di Milano.

Cosa vedere a Brescia

I resti romani comprendono parte del piano stradale, resti di un teatro, e il Tempio Capitolino, eretto da Vespasiano nel 73 d.C., che oggi ospita il museo con una ricca collezione romana (tra cui il bronzo “Vittoria alata” ritrovato nel 1826). Tra gli edifici profani di notevole importanza si segnalano il castello trecentesco, il Broletto (1230), l’originario municipio, oggi sede della prefettura e del tribunale, e la Loggia (1492-1574), attuale sede del municipio.

Sede vescovile, Brescia è nota per i tesori d’arte custoditi nelle sue numerose chiese, per la pinacoteca (Pinacoteca Tosio-Martinengo) e per il museo medievale.

Molto rappresentati sono i pittori della scuola bresciana del XV e XVI secolo. Tra le chiese si segnalano la chiesa di S. Salvatore del VIII secolo, il Duomo Vecchio dell’XI e XII secolo, sul luogo di una precedente fondazione, la chiesa di S. Francesco (1255-65), con un bel chiostro gotico, la chiesa di Sta. Maria dei Miracoli (1488-1523) e il Duomo Nuovo (1604). La città di Brescia ha anche più di 70 fontane pubbliche.

Breve storia di Brescia

Nata come roccaforte celtica dei Cenomani, fu occupata dai Romani intorno al 200 a.C.; l’imperatore Augusto vi fondò una colonia civile nel 27 a.C.. Saccheggiata da Attila l’Unno nel 452, divenne in seguito sede di un ducato longobardo. Nell’XI secolo divenne un comune indipendente e dal 1167 fu attivo nella lega longobarda. Caduto al tiranno Ezzelino da Romano nel 1258, fu posseduto successivamente dagli Scaligeri veronesi e dai Visconti milanesi prima di passare a Venezia nel 1426. Una delle città più ricche della Lombardia all’inizio del XVI secolo, non si è mai ripresa dal suo sacco dai francesi sotto Gastone II, conte de Foix, nel 1512. Fu dominata dai francesi dopo il 1797 e passò all’Austria nel 1814. Fu l’unica città lombarda ad aiutare Carlo Alberto di Sardegna a resistere ad un assalto austriaco nel 1849. Nel 1859 divenne parte dell’Italia.